Corno postale
Corno a tre suoni «Pi-Po-Pa»

Tre suoni al servizio di un marchio forte

Tre suoni al servizio di un marchio forte

Se esistesse un inventario degli emblemi tipicamente svizzeri, il corno a tre suoni ne farebbe sicuramente parte. Insieme al colore giallo dei veicoli, è il principale tratto distintivo della nostra azienda nazionale di trasporto e contraddistingue perciò il nostro marchio. Molti associano il termine «autopostale» a gite scolastiche o escursioni su tortuose strade di montagna, nonché all’inconfondibile suono «Pi-Po-Pa» del corno postale. Anche oggi il personale conducente degli autopostali utilizza il corno sulle strade postali di montagna.

Corno a tre suoni - Originale

Un autopostale attraversa una strada di montagna

L’origine del corno a tre suoni

I corni postali esistevano già ai tempi della posta a cavallo ed erano usati dai postiglioni per annunciare l’arrivo e la partenza della diligenza. L’impiego di diverse sequenze melodiche basate sulle note della triade maggiore consentiva in più di comunicare altre informazioni utili, come il numero delle carrozze o dei cavalli. Suonare il corno postale era un’arte. Nell’epoca barocca, dal XVI al XVIII secolo, le successioni di toni del corno postale fecero il loro ingresso anche in campo musicale. Successivamente avvenne il contrario e la melodia a tre toni del corno postale venne ripresa dalla musica: l’attuale sequenza melodica «Do diesis-Mi-La» è tratta infatti dall’ouverture dell’opera «Guglielmo Tell» di Gioacchino Rossini. In uso immutato sin dal 1924, la melodia a tre toni proviene ancora oggi da tre corni metallici fissati sotto gli autopostali.

Corno a tre suoni - Gioacchino Rossini e il corno postale

AutoPostale acquista i robusti corni a tre suoni presso la ditta Moser-Baer

Il corno a tre suoni per una maggiore sicurezza sulle strade

Quando dal 1919 iniziò a circolare in Svizzera la posta alpina motorizzata, sulle strette strade di montagna, oltre agli autobus postali, circolavano sempre più auto private. I frequenti incidenti spinsero la Posta a prescrivere al personale conducente l’uso di un clacson come segnale di avvertimento per gli altri utenti della strada nei punti con visibilità ridotta. I primi clacson ad azionamento manuale avevano però una portata del suono insufficiente. Un gruppo di esperti della Posta incaricò l’azienda parigina Cicca di costruire un corno a tre suoni dotato di compressore elettrico.

Nacque così il prototipo del leggendario corno di AutoPostale, utilizzato ancora oggi. Il primo autopostale dotato di corno a tre suoni risale al 1924. La Seconda guerra mondiale pose fine all’importazione dalla Francia dei corni Cicca e da allora tre aziende svizzere si sono succedute nella costruzione su licenza.

Strade postali di montagna

Non è un caso se a molte persone vengono in mente le tratte in montagna pensando al corno postale: il suo utilizzo è infatti limitato alle strade postali di montagna contrassegnate da un corno giallo su sfondo blu. Sui ripidi passaggi di circa 120 linee nelle aree montane, gli autopostali sono dotati dell’amato corno a tre suoni. Ma il personale conducente di AutoPostale ogni tanto fa un’eccezione e aziona il corno anche su altre strade, a condizione che il veicolo ne possegga uno: oggi infatti ne è munito circa un terzo dei 2000 autopostali in circolazione.

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