Comunicati stampa
Attività estera di AutoPostale
La Posta conclude la vendita di CarPostal France a Keolis S.A.
L’autorità francese garante della concorrenza ha dato il via libera alla vendita di CarPostal France. Keolis S.A., affiliata della società ferroviaria francese SNCF, rileva pertanto l’azienda con la totalità del personale d’esercizio e dei veicoli. Con la vendita di CarPostal France, la Posta mette fine alla presenza di AutoPostale in Francia.
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Il 27 maggio 2019 la Posta aveva annunciato la vendita di CarPostal France. Il 26 settembre 2019 l’autorità francese garante della concorrenza con sede a Parigi ha autorizzato la richiesta di vendita di CarPostal France a Keolis S.A. Con questa operazione, la Posta mantiene fede alla propria promessa formulata lo scorso anno di verificare l’uscita ordinata dal mercato francese in quanto parte integrante del riorientamento strategico di AutoPostale.
La Posta ha trovato nell’impresa francese Keolis S.A. un’acquirente che gode di buona reputazione e prevede un’integrazione socialmente sostenibile di CarPostal France. Keolis rileva dunque tutte le società, compreso il personale d’esercizio e i veicoli. Entrambi questi elementi sono presupposti che la Posta aveva stabilito per la cessione di CarPostal France. La vendita fornisce all’azienda e ai circa 1200 collaboratori in Francia una prospettiva a lungo termine.
CarPostal France venduta in condizioni di salute e buona competitività
Dopo un inizio economicamente difficile, negli ultimi anni CarPostal France si è stabilizzata dal punto di vista finanziario e oggi si presenta in salute e competitiva. Keolis può quindi rilevare CarPostal France a un valore aziendale pari a circa 62 milioni di franchi svizzeri*. Alla transazione sono collegate le azioni di CarPostal France SAS, incluse le relative 18 affiliate. Il pacchetto di vendita comprende tutti gli attivi (veicoli, immobili e beni mobili) e i passivi delle singole società. Dalla vendita risulta per la Posta una perdita stimata di circa 19 milioni di franchi svizzeri* sui valori contabili, con riserva delle cifre effettive al 30 settembre 2019. L’effetto negativo derivante dalla conversione di valuta ammonta a 14 milioni di franchi svizzeri* ed è riconducibile all’andamento del corso euro/franco dal momento della vendita.
*I valori citati si riferiscono alla situazione rilevata nella chiusura semestrale in data 30 giugno 2019.